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Wine Enthusiast incorona l’Abruzzo come regione vinicola dell’anno

Abruzzo

Per Wine Enthusiast non ci sono dubbi: l’Abruzzo è la migliore regione vinicola dell’anno. A testimoniarlo è un lavoro continuo orientato sempre di più alla qualità, quella genuina dei vini e dei prodotti da tavola. A dare quel tocco di magia in più è l’unicità degli scenari naturali, ancora oggi, incontaminati.

Wine Enthusiast, la celebre rivista internazionale, ha riconosciuto l’Abruzzo come regione “ricca di tradizione e intrisa di innovazione per questo è stata eletta regione dell’anno in occasione dei Wine Star Awards. L’Abruzzo ha avuto la meglio su Marlborough, New Zealand, Southern Oregon/Rogue Valley, Oregon, Uco Valley, Argentina e SLO Coast, California. I trofei del Wine Star Award saranno presentati e celebrati il 30 gennaio 2023 a San Francisco.

Gli organizzatori della competizione la definiscono una “gemma nascosta per gli enofili più appassionati. Dai suoi villaggi incontaminati ai suoi paesaggi naturali mozzafiato, pieni di cascate, fiumi e castelli storici. La celebre regione vinicola sta rapidamente diventando anche una destinazione ambiziosa per viaggi sostenibili, sottolineando un legame fortissimo con la cultura, le persone, la gastronomia e la musica locali”.

A commentare la vittoria c’è Alessandro NicodemiPresidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo “Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento, che colloca il nostro territorio ai vertici di una così prestigiosa graduatoria. Questo è sicuramente anche il risultato del lavoro di promozione e di accreditamento dell’Abruzzo del vino in un mercato storicamente così importante a livello mondiale come quello statunitense, condotto in questi anni dal Consorzio con costanza e determinazione attraverso una fitta attività di pubbliche relazioni, incoming e promozione del territorio”.

Il traguardo, secondo Alessandro Nicodemi, è merito dei produttori che hanno saputo discostarsi da un approccio al vino passivo, anzi hanno migliorato il loro lavoro puntando all’eccellenza e non solo ai grandi numeri. “Sono nate tante nuove cantine, spesso avviate da giovani che hanno investito nella terra o hanno ereditato l’azienda di famiglia. Il risultato è una visione diversa, che punta sulla sostenibilità e su di una capacità imprenditoriale molto più dinamica. Anche nelle cantine storiche è emersa una nuova generazione che ha cambiato stile e filosofia”.

Dai potenti vini rossi del Montepulciano fino ai grandi Trebbiano e Pecorino, l’Abruzzo si fa notare in positivo, senza dimenticare l’appeal del Cerasuolo d’Abruzzo che, negli ultimi anni, sta conquistando sempre più l’attenzione dei consumatori.