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Icarus: il primo rosso de La Cricca prende il volo

Icarus: il primo rosso de La Cricca prende il volo

La Cricca, giovane promessa del vino friulano, finalmente esordisce sul mercato con il suo primo rosso. Si chiama Icarus ed è pronto a dire la sua in fatto di rossi regionali.

Dal 2016 i Wine Fathers di strada ne hanno fatta tanta, bottiglia dopo bottiglia di Friulano e Pinot Bianco, sono giunti alla frontiera della maturità con un rosso, anche questo indipendente e ostinato, proprio come Luca Comello e Luca Latronico. Icarus è il nome della nuova etichetta che riassume un progetto lungo quattro anni e che arricchisce l’offerta de La Cricca. Un vino cresciuto con i ragazzi, centrati e orientati verso l’eccellenza che associa grandi vini a grandi piatti.

Icarus è un blend da Cabernet Sauvignon, Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso, vitigni che parlano essenzialmente friulano. Il processo prevede una vinificazione separata delle uve, fermentazione spontanea in acciaio e una macerazione sulle bucce della durata di 30 giorni. L’assemblaggio avviene in primavera, a questo punto si procede con l’affinamento in tonneaux di secondo passaggio, l’imbottigliamento è previsto dopo 24 mesi. Un vino che parla di territorio, in grado di strizzare l’occhio al mercato internazionale innamorato di un vino versatile a tavola e adatto per accompagnare dall’aperitivo fino a portate più strutturate. Ad aiutare Luca C. e Luca L. ci sono l’enologo Giacomo Orlando e l’agronomo Luca Didonè, curatori della parte tecnica, già protagonisti delle altre etichette La Cricca.

Perché Icarus?

Il nome nasce dopo aver assistito alla mostra La forma dell’infinito a Udine. Abbiamo visto l’Icarus di Matisse in mostra e l’immagine ci ha immediatamente colpito per la sua forza evocativa. Icaro vola, in un tappeto di stelle lucenti, non con le ali ma con la forza del suo cuore. Abbiamo pensato che rappresentasse al meglio il nostro progetto”. A raccontarlo è Luca Latronico.

La Cricca anche con Icarus si orienta verso un consumatore consapevole e sempre alla ricerca di vini territoriali e ben fatti. Un lavoro artigianale, poche bottiglie, 1000, sigillate in ceralacca e numerate a mano. Un progetto che porta in ogni dettaglio la firma di chi non vuole smettere di sognare e di realizzare, goccia dopo goccia, le sue ambizioni.

Cheers e in bocca al lupo, Ragazzi!

Icarus: il primo rosso de La Cricca prende il volo

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