Paolo Bartoloni è il nuovo presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco
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Vallepicciola presenta la prima novità dell'anno. Si chiama Migliorè ed è pronto per diventare il vero protagonista in cantina.
Il nuovo arrivato in casa Vallepicciola Migliorè è il Rosso Toscana IGT 2018 che profuma di Bordeaux con il suo taglio bordolese. Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc in parti uguali, diventano i protagonisti del nuovo vino di punta dell'intera produzione e, notizia, pare che i presupposti ci siano tutti. Terreno favorevole, clima adatto per garantire uno sviluppo sano delle uve e la mano di un enologo esperto, Alessandro Cellai che mantiene anche la direzione generale dell'azienda.
I vigneti si trovano a un'altitudine variabile da 370 e 430 metri s.l.m. e il suolo ha una composizione calcareo argillosa. Il lavoro di cantina è certosino e dopo un passaggio in acciaio non manca la classica sosta in barrique di rovere francese per 24 mesi, responsabile della struttura vigorosa del vino. Infine, una volta terminato l'affinamento in bottiglia per otto mesi, si passa al commercio.
Ma perché si chiama Migliorè? Si tratta di un gioco di parole riconducibile a “miglior vino del Re”, Re che fa parte del logo di Vallepicciola ed è un vero e proprio marchio distintivo dell'azienda. Questa etichetta è prodotta solo in tiratura limitata di 2.500 bottiglie e non mancano grandi formati che arrivano fino alla Balthazar da 12 litri.
Con il Migliorè Vallepicciola vuole preservare la tipicità del territorio e non rinunciare a produrre vini di altissima qualità che rendono giustizia all’essenza delle colline nobili del Chianti Classico di Castelnuovo Berardenga.
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